L’11 giugno, presso la Sala SpaaK del Parlamaneto Europeo a Bruxelles, si è tenuto l’evento “Cancer Prevention through Physical Activity & Public Health Engagement – How Can Europe Act” organizzato dalla Europe Region della World Physiotherapy. L’evento è stato possibile grazie alla disponibilità dell’eurodeputata Kathleen Funchion e dell’eurodeputato Giorgos Georgiou (MAC – MEP Against Cancer).
Numerose le organizzazioni presenti tra cui
- Europe Cancer Organization
- Organisation for Economic Co-operation and Development (curatori del biennale Country Profile*
- Cancer Patients Europe
- Ipt-Hope
- Er-WP Cancer Working Group
Inoltre erano presenti tutti i partner del progetto Europeo UCanAct, tra cui per AIFI Michele Cannone e Anna Maria Foggetti.
Tantissimi gli spunti sul tema della prevenzione oncologica. Alcuni interventi hannoevidenziato la necessità di una migliore integrazione con il territorio, verso un approccio alle cure sempre piu’ community-based dove il fisioterapista in Europa puo’ avere un ruolo cruciale.
Sono stati presentati i risultati e l’esperienza di Bologna, una delle città pilota, che ha visto la collaborazione anche dell’Ordine dei Fisioterapisti di Bologna e Ferrara, ed i risultati definitivi del progetto. Sono stati 212 i partecipanti (di cui 57 affetti da patologia oncologica) con una media di età di 66 anni.
Il 99.2% ha affermato di aver raggiunto i risultati di progetto:
- Aumento del livello di fitness
- Aumento del proprio equilibrio
- Aumento del proprio livello di attività
- Migliorare la propria rete sociale (grazie all’incontro di pari)
- Spendere maggior tempo in spazi aperti
- Riduzione della fatigue
43 participanti sono stati inoltre intervistati in 6 focus groups riferendo in coro che:
- I fisioterapisti sono stati MOTIVATORI CHIAVE.
- Molti hanno avuto un miglioramento significativo del benessere emotivo, dell'autostima e della motivazione a rimanere attivi.
- Molti hanno registrato maggiori connessioni sociali, più sicurezza di sé
- L'organizzazione in gruppi ha favorito la motivazione, il sostegno reciproco e il senso di appartenenza.
Michele Cannone, responsabile del progetto, afferma: “La sfida più grande adesso che il progetto pilota è finito è il tema della sostenibilità. Un progetto così di successo non può finire in archivio, ma ha bisogno invece di trovare una giusta collocazione nell’universo dei servizi alla comunità. Tante le richieste di approfondimento nei confronti del progetto. I cittadini coinvolti e quelli che non hanno potuto partecipare chiedono come poter continuare ad essere parte di una esperienza che ha segnato in positivo i loro percorsi di vita”.
“Il progetto-studio si è mostrato un’opzione efficace nell’ambito della prevenzione del cancro, soprattutto attraverso l’attivazione e l’integrazione di reti e attraverso il coinvolgimento dei Cittadini- aggiunge Anna Maria Foggetti, coordinatrice della Taskforce dei fisioterapisti – “Per ora i fisioterapisti dei vari territori continuano in forma privata a seguire i cittadini, ma stiamo cercando soluzioni per non pesare troppo sulle tasche dei cittadini, grazie alla collaborazione tra AIFI e OFI Bologna e Ferrara, in sinergia con le istituzioni e le Associazioni del territorio “
“Un’evento che ha cercato di contribuire con i contenuti alla diffusione di nuove idee e soluzioni, da parte dei Fisioterapisti, per la prevenzione oncologica, in un contesto politicamente importante, individuandone non solo opportunità, ma anche lacune nell’accessibilità e la sostenibilità che reti locali devono spesso affrontare” - così ha concluso nel suo saluto Esther-Mary D’Arcy, presidente della Europe Region of World Physiotherapy, leadership del progetto insieme a UcanACT.